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Alex Del Piero - il 10 in 10 curiosità

Uno dei veri numeri “10” che il Calcio Italiano ha conosciuto negli ultimi 30 anni.

Elegante, capace di pennellate uniche sul campo di gioco, vera bandiera dei bianconeri di Torino per quasi vent’anni.

Alex Del Piero è stato un talento sul rettangolo verde: scopriamo 10 curiosità, proprio come il suo storico numero di maglia.

 

  1. Alex il 10 del Milan? Stava per succedere, prima che Franco Causio…

Alex Del Piero esplose calcisticamente nel Padova Calcio. Il suo talento attirò le Big del calcio italiano, in particolare la Juventus e il Milan. Franco Causio, storico ex-giocatore juventino, vide Alex giocare e se innamorò, tanto da fare pressione su Giampiero Boniperti per acquistarlo. Anche il Milan era ingolosito dal suo talento e –per di più- il presidente del Padova, Puggina, era di fede rossonera. La Vecchia Signora riuscì a far suo il giovane Del Piero per 5 miliardi. Mai soldi furono investiti meglio, la Storia lo dimostrerà.

 

  1. Il Fenomeno voleva Alex in nerazzurro (a tutti i costi) ma all’Inter arriverà un altro Del Piero

Nel 1998 l’Inter aveva il suo Fenomeno. E che Fenomeno: Luis Nazario da Lima aka Ronaldo. Proprio lui fece pressione sul Patron Massimo Moratti affinché cercasse di strappare Alex alla Juve.” inutile comprare tanti giocatori, basta prendere Del Piero e saremo fortissimi”, parole del brasiliano. Tutto inutile, Del Piero e la Juve erano un’unica entità (all’epoca). In compenso, tra le file nei nerazzurri, anni dopo, ci sarà un Del Piero: si chiama Yago, centrocampista brasiliano classe 1994.

 

  1. Vado in Serie B e vinco un Mondiale (provateci, non è facile)

Nel 2006, all’indomani del campionato e poco prima dei Mondiali in Germania, scoppiò il tristemente noto scandalo calcistico che vide coinvolta la Juventus e la sua Triade Moggi – Bettega – Giraudo. La Juventus venne retrocessa d’ufficio in Serie B. Alex decise di rimanere in bianconero (assieme a Buffon e Camoranesi, ricordiamolo). Sappiamo come è finita l’epopea tedesca: Alex che resta “come Achille, ad attendere sulla collina” buono buono in panchina a fare turnover e che segna un Eurogoal a Lehmann (e che goal, ragazzi: una magia alla Del Piero).

 

  1. Holly, Benji …e Alex

Correva l’anno 2001 e Yōichi Takahashi, il mangaka papà di “Captain Tsubasa” (Holly e Benji per i non nipponici) iniziava le pubblicazioni di “Road to 2002”, nuova serie legata agli imminenti Mondiali di Calcio di Giappone – Corea del Sud (Byron Moreno… ricordatevi di Byron Moreno). Cosa c’entra Alessandro il veneto con i due fuoriclasse nipponici? Niente di più facile: quando Hyuga (Chi è Hyuga? Beh, è…Mark Lenders) arriva alla Juventus (Tutto vero, credetemi), ad accoglierlo e fargli da mentore è il 10 bianconero, Alessandro Delpi. Grazie, Yōichi – San.

 

  1. L’Oasis di Alex

Del Piero è un grandissimo e carissimo amico dei fratelli Gallagher, i fondatori degli Oasis nonché simbolo universale dell’amore fraterno. Non solo: il buon vecchio numero 10 appare in un videoclip della band: si tratta di “Lord, Don’t slow Me down”, girato nel 2001. Un video fatto con una tecnica davvero originale: prendi spezzoni di filmati on stage e off stage et voilà! Alex appare esattamente a 00:43: sta brindando con Liam e Noel in barca, con tanto di cappello da pescatore (Salve, primi anni Duemila) e occhiale tattico da sole. Chapeau (nel senso… era meglio lasciarlo a casa quel cappello, Alex).

 

  1. Quando Santiago applaudì Alex (una cosa rarissima)

Non è facile che il pubblico del “Santiago Bernabeu”, casa dei Blancos di Madrid, il Real, applauda un avversario. Eppure, il 5 novembre 2008, oltre 70.000 tifosi regalarono al nostro una Standing Ovation. Del Piero aveva incantato il pubblico con una doppietta di rara classe, un sinistro maligno a girare e una punizione delle sue. E tutti in piedi.

 

  1. Alex il Bagnino (e amico di Oronzo Canà)

Del Piero è apparso, oltre che nel videoclip degli Oasis, anche in una serie tv e il sequel di un B-Movie anni ’80. Ne “L’Allenatore del Pallone 2”, Alex appare al fianco del mitico Oronzo Canà. In più, non pago, nella sua parentesi australiana, appare in una puntata di “Bondi Rescue”, il Baywatch nella terra dei Canguri.

 

  1. TedoforAlex

Alex Del Piero venne scelto come uno dei tedofori che avrebbero portato la fiaccola olimpica. Si trattava delle Olimpiadi Invernali del 2006 (che annata, quella: la tua squadra scende in B, vinci un insperato Mondiale, fai il tedoforo e sei –sempre e comunque- una leggenda del Calcio) che si sarebbero svolte… a Torino. Quando si dice giocare in casa.

 

  1. Dal pallone alla pallina (con tanto di mazza e buche)

Nel 2004, Del Piero e Tacchinardi, in quel di Châtillon, si avvicinarono al signorile ed elegante mondo del golf. La passione è diventata così grande che Alex, appese gli scarpini al chiodo, è salito sul Caddy ed è diventato un Golfista Professionista. Nel 2016 ha partecipato alla Ryder Cup. Da segnare in una porta a fare buca il passo è breve, circa 18 buche.

 

  1.  Passeggiando per Via Alessandro Del Piero…

Agosto 2013. Alex si trova a Jesolo, in ritiro con il Sidney FC (L’anno prima era stato inelegantemente messo alla porta da Agnelli Junior. Quando l’irriconoscenza si veste in giacca e cravatta, assume le fattezze uniche di Mr. President). La città decise di dedicargli un tratto di strada lungo il litorale. So cosa starete pensando: solitamente le strade si intestano a coloro che sono belli che defunti; non credo che Alex l’abbia presa a male, in ogni caso.

 

Simbolo della Juve, calciatore dedito al sacrificio, persona umile e un vero Signore, Alex avrebbe meritato di concludere la sua carriera con la maglia che ha onorato per anni (e lo dico da non Juventino).

Tuttavia, il Destino ha voluto altrimenti.

 

In ogni caso, resta il fatto che ADP10 sia il marcio di un giocatore che faceva andare in fibrillazione Maurizio Mosca: “Ah, come gioca Del Pieeeero…”.

 

 

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