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Antonio Marras - Nulla dies sine linea

Antonio Marras - Nulla dies sine linea

Spesso si dice che per i sardi sia un po’ più complicato avere successo a livello nazionale e internazionale. Vuoi per la lontananza dal resto d’Italia, vuoi per il carattere tipicamente schivo e diffidente. Ma se andiamo a vedere la storia professionale di Antonio Marras qualsiasi tabù viene sfatato. L’artista sardo è uno dei protagonisti, ormai da trent’anni, nel mondo della moda in Italia e in Europa.

Chi è Antonio Marras e la sua carriera artistica

 

Stilista e artista. Classe 1961. È nato ad Alghero, dove vive e lavora ancora oggi, nonostante la necessità di spostarsi continuamente. La sua avventura nel mondo della moda inizia nel 1987 quando presenta la sua prima collezione.

 

Qualche anno più tardi, nel 1991 partecipa alla sfilata l’Alta Moda di Roma. Un anno dopo, e siamo nel 1992, si ritrova a Parigi a presentare la collezione Le Nuvole. La sua carriera è ormai in fase di decollo. Alla fine degli anni ‘90 sfila per tre anni di fila all’Alta Moda di Roma e disegna una etichetta di sole camicie bianche chiamata San Titre.

 

Tra la fine degli anni ‘90 e i primi anni 2000 a Milano sfila con la sua prima collezione di prêt-à-porter donna e uomo.

 

A Parigi nel 2004 presenta la sua prima collezione Kenzo firmata Antonio Marras. La collaborazione con Kenzo durerà dal 2003 al 2011. Nel mentre realizza i costumi per lo spettacolo Sogno di una notte di mezza estate.

 

Antonio Marras arriva anche al Festival di Sanremo. Lo stilista di Alghero realizza quattro abiti diversi per Bianca Atzei per la 65ª edizione della manifestazione canora nel 2015. Due anni dopo si replica, con altri quattro abiti dedicati alla cantante sarda. I due continuano a collaborare. Non è raro infatti vedere la Atzei con abiti di Marras.

 

Non solo moda. Antonio Marras si è reso protagonista anche di diverse mostre. Inizia dalla Sardegna nel 2003: a Sassari allestisce la sua prima mostra Il Racconto della Forma. Successivamente si sposta nella sua Alghero dove avvia il progetto con cadenza annuale Trama Doppia, dove l’obiettivo è il confrontarsi con artisti sempre diversi.

 

In occasione del Salone del Mobile del 2009 per Il Sole 24 Ore cura la mostra La Bea. Due anni più tardi partecipa alla Biennale di Venezia con Archivio Provvisorio, una installazione nel Padiglione Italia. Negli anni continua a curare diverse altre mostre.

 

Nel corso della sua carriera professionale, Antonio Marras ha portato avanti diverse collaborazioni con marchi importanti a livello nazionale e internazionale: tra questi Collistar, Piquadro e Moleskine.

Nulla dies sine linea

 

Alla Triennale di Milano, da ottobre 2016 a gennaio 2017 è stata allestita la mostra a cura di Francesca Alfano Miglietti (critica d’arte italiana, conosciuta con lo pseudonimo FAM) dal nome Antonio Marras - Nulla dies sine linea, dove si raccontava il percorso dello stilista e artista sardo tramite delle opere d’arte realizzate negli ultimi vent’anni.

 

“L’esposizione vuole essere un’esperienza totalizzante, un viaggio in un mondo suggestivo e provocatorio, a volte assoluto, a tratti spregiudicato”

 

Così venne definita l’esposizione da Francesca Alfano Miglietti, che si estendeva in oltre 1200 metri quadrati e dove Antonio Marras ha rielaborato oltre cinquecento disegni e dipinti, montati su vecchie cornici e utilizzando le più particolari stoffe.

 

La mostra si concludeva con il racconto di una vita da nomade, con centinaia di disegni e bozze realizzate da Marras durante i suoi tantissimi viaggi. Un modo per raccontare il mondo visionario dell’artista algherese Antonio Marras.

 

D’altronde il nome stesso della mostra è legato alla frase di Plinio il Vecchio riferita al pittore Apelle che “non lasciava passar giorno senza tratteggiare con il pennello qualche linea”.

Il rapporto con la Sardegna

 

Il legame tra un sardo e la propria terra è unico (o quasi!). Difficile togliere la Sardegna dal cuore di un sardo. Pensate che Antonio Marras continua a vivere ad Alghero, nonostante sia costretto a viaggiare spesso per lavoro lontano dall’isola.

 

L’artista vive nella sua grande casa-studio, consapevole che la sua forza e la sua ispirazione arrivino proprio grazie alla Sardegna.

 

E nello stile di Marras non mancano elementi legati all’isola con una grande attenzione all’artigianato e al ligazzio rubio (ossia filo rosso), diventato un marchio di fabbrica del suo stile.

 

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