Tutti, o quantomeno la stragrande maggioranza delle persone, collega il personaggio di Franco Battiato a uno dei suoi più grandi successi, La Cura. In realtà dietro di lui ci sono tantissime canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana.
Franco Battiato è nato a Jonia (un comune italiano esistito dal 1939 al 1945. Fu poi scorporato nei comuni di Giarre e Riposto, nel catanese) il 23 marzo 1945. Considerato un musicista eclettico e tra i più influenti negli ultimi 50 anni, è riuscito a farsi apprezzare da più generazioni.
Oltre ad essere un cantautore e compositore musicale si è cimentato in altri campi artistici come la pittura e il cinema. Una persona poliedrica tanto che tra il 2012 e il 2013 ha avuto una breve esperienza in politica nella qualità di assessore al turismo della Regione siciliana, dichiarando di non voler ricevere nessuna ricompensa.
Inizia a fare i suoi primi passi nel mondo musicale verso la metà degli anni sessanta con la musica leggera e proponeva come allegati dischi di canzoni celebri interpretate da cantanti poco conosciuti. A partire dal 1971, invece, si dedica alla musica sperimentale, facendo un uso costante di strumenti e sonorità elettroniche.
Nel 1979 pubblica L’Era del Cinghiale Bianco, primo lavoro con la Emi Italiana. Fu un grande successo conosciuto ancora oggi da molti giovani. Nel 1981, La voce del padrone staziona al vertice della classifica italiana per un anno vendendo oltre un milione di copie. Battiato diventa un “caso”, materia di studio per gli intellettuali e fonte d’ ispirazione per i musicisti.
In occasione del primo anniversario della sua morte, il 18 maggio, per celebrare il musicista sono andati in onda due documentari che hanno svelato tante curiosità circa il brano uscito nel 1996, La Cura. Un brano immortale, che da una prima lettura può sembrare la lettera verso una persona amata ma se si analizza il testo può avere molteplici interpretazioni.
Franco Battiato, dal canto suo, non ha mai spiegato cosa volesse intendere.
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