Paolo Fresu nasce a Berchidda nel 1961 ed è a oggi considerato uno di più influenti artisti della scena jazz contemporanea, si muove tra Parigi, Bologna e Sardegna. Le sue sono note che arrivano dentro.
Stamattina, mentre riordinavo ascoltavo musica da Spotify in maniera casuale e poi è arrivato un brano che mi ha emozionata, fermata e fatto sentire qualcosa di più. Preso il display: “Mare Nostrum” di Paolo Fresu con Richard Galliano e Jan Lundgren.
I pensieri, i dubbi e le perplessità venivano accompagnati fuori dalla finestra sulle note della canzone e planavano soffici nell’aria.
Alexa: chi è Paolo Fresu?
Lei, con la sua voce impostata: “Paolo Fresu è nato il 10 febbraio 1961 è un trombettista e flicornista jazz italiano oltre che compositore e arrangiatore di musica. “
Paolo Fresu è considerato tra i più influenti artisti della scena jazz contemporanea. Nasce a Berchidda e inizia a suonare musica a 11 anni. “Bernardo De Muro” è la banda musicale del suo paese dove impara i primi concetti teorici e pratici che gli saranno utili per l’accademia. Si trasferisce a Sassari, frequenta il conservatorio Luigi Canapa e scopre la sua principale passione quella per il jazz.
Ha 21 anni quando inizia la sua attività da professionista. Nel 1982 registra per la RAI con la supervisione e guida di Bruno Tommaso e partecipa al “Siena jazz”. Due anni dopo termina gli studi di musica al conservatorio di Cagliari: si diploma in tromba con l’allora suo maestro Enzo Morandini.
Il suo è un suono che quelli bravi dicono essere influenzato da Miles e Chet, ma con una “mano”, la sua, facilmente riconoscibile.
Le collaborazioni di Paolo Fresu sono innumerevoli e diverse: dalla musica jazz alla leggera passando per l’ etnica. Ha lavorato con artisti diversi James Taylor, Roberto Gatto, Tino Tracanna, Uri Caine e Claudio Riggio. Vince numerosi premi come è facile immaginare e la sua discografia, le sue opere e riconoscimenti occupano pagine intere nel web.
È il fondatore del Time in Jazz il festival internazionale che dal 1988 si tiene ogni anno a Berchidda e che nel tempo ha acquisito una taratura internazionale diventando un appuntamento annuale per cultura e jazz.
Paolo Fresu come tutti i grandi artisti è un viaggiatore: la sua casa è il triangolo Parigi, Bologna e Sardegna.
Sapete una cosa? Mettendo una sua playlist nello stereo di casa vostra, vi assicuro che sembrerà di essere a casa sua. Verrete catapultati nella Fresu dimensione jazz come accade con questa splendida versione di ”No Potho Reposare” da brividi.
“Quando molti mi scrivono di essersi svegliati con il malumore, ma di essersi poi rallegrati dopo aver sentito una certa musica, mi commuovo. L’idea che tu, con le tue povere note, possa cambiare lo stato d’animo di una persona, è una cosa straordinaria. Ti fa sentire parte di questo mondo, ti rendi conto di quanto la tua scelta di vita sia importantissima. Ed è uno scambio: nel momento in cui qualcuno ti dice che hai reso la sua giornata più luminosa, si illumina anche la tua.” Paolo Fresu
Notate come, anche quando la nota e la melodia si fa buia, lui riesce a lasciare serenità al suo passaggio, come se dopo il suono della sua tromba, tutto brillasse.
Qualcuno lo chiama talento, altri lo chiamano lavoro, forse è meglio chiamarla magia del Jazz? Grazie Paolo Fresu.
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