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Michele Giardina - Immigrazione, il grande impiccio

Michele Giardina - Immigrazione, il grande impiccio

 

Immigrazione, il grande impiccio, è il nuovo libro pubblicato dal giornalista siciliano Michele Giardina. La sua ultima fatica letteraria non è altro che un resoconto di cronistoria di fatti ed eventi registrati dall’11 novembre al 10 dicembre 2022. Come si può comprendere dal titolo, il tema principale riguarda gli ultimi avvenimenti circa l’immigrazione nel nostro Paese. Come in tutti i suoi testi, la sua eleganza narrativa arriva dritta al lettore, rendendo chiara e semplice l’intera esposizione. Il saggio in questione assume a tratti i lineamenti di un genere thriller, poiché la passione narrativa dell’autore si colora della percezione di avere intuito il “non detto”, scrigno della verità. Il testo prende in considerazione l’arco temporale di soli 30 giorni, il periodo che va dall’11 novembre al 10 dicembre dello scorso anno, durante il quale si susseguono eventi in cui i protagonisti, ovvero i migranti, rimangono quasi invisibili.

La questione, non riguarda tanto loro, i quali rimangono in uno sfondo offuscato e mistificato dal linguaggio e dall’azione dei protagonisti, attori visibili di tali vicende, ma bensì gli Stati membri dell’Unione Europea, i quali si giocano la propria partita. Dalla Francia, che non perde occasione per mostrare il suo egocentrismo, Michele Giardina prende in considerazione anche la questione spagnola, quella della Finlandia, Germania e Danimarca, pronte a marginalizzare storia e valori, pur di affermare un presunto diritto di privilegio decisionale. Riferimento anche per le navi Ong, il cui intervento non di rado rappresenta il fattore scatenante di tensioni mai sopite. L’unica cosa certa è che il tema caldo dell’immigrazione rimane una questione delicata da risolvere.

Venerdì undici novembre 2022. La nave Ong Ocean - Viking di Sos Mediterranèe, con 234 migranti a bordo, sbarca al porto di Tolone. Per anni il porto sicuro più vicino per i migranti in fuga via mare è stato individuato sempre e comunque fra gli scali marittimi di Sicilia. Questa volta si registra una novità. Il premier italiano Giorgia Meloni, che giorni prima aveva avuto in Italia un proficuo e cordiale incontro con il presidente francese Macron, alza il telefono e, dopo i soliti convenevoli, gli fa pressappoco questo ragionamento: la gestione dell’immigrazione clandestina sta diventando insostenibile. Tu sai benissimo che l’Italia non è più nella condizione di gestire da sola un problema che riguarda tutta l’Europa. Inoltre siamo entrambi convinti della necessità di promuovere con urgenza un vertice per trovare una soluzione condivisa. A questo punto, alla luce di quello che sta accadendo in questi giorni a Lampedusa e al porto di Catania, ti chiedo di darmi una mano per inviare un messaggio chiaro, concreto e stimolante a tutti i Paesi europei, autorizzando per la prima volta lo sbarco in un porto francese della nave Ong Ocean Viking, di Sos Mediterranèe, con 234 migranti a bordo.

 

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