Un libro scritto dalla psicoterapeuta più social e conosciuta dalla piattaforma Instagram. Un libro rivolto al panorama femminile ma in una realtà contemporanea in cui viviamo non farebbe male leggerlo anche ai maschietti.
Stefania Andreoli, psicologa che da sempre lavora con gli adolescenti, le famiglie e la scuola, occupandosi di prevenzione, formazione, orientamento e clinica. Lo faccio per me, prende spunto dalla rubrica nata nel suo profilo social, dalle domande principalmente delle mamme che desiderano compiere le scelte più giuste, fare il meglio.
Ma il meglio per chi? Da questa domanda e dal chiarimento di perché facciamo quel che facciamo e, soprattutto, per chi lo facciamo, trae origine questo libro.
“Egoismo, nella lingua della psicologia, altro non vuol dire se non prendersi cura di se stessi. Trarsi in salvo. Mettersi in sicurezza. Badare a sé. Tenersi presenti. Farsi felici. Perseguirlo, sia come strada che come traguardo esistenziale, anche se pare assurdo, è l’unico modo autentico di essere altruisti: se mi soddisfo per conto mio, non sono a tuo carico. In questo modo anche tu hai spazio, tempo e risorse per fare la stessa cosa con te”
L’autrice, pone l’accento sulla demistificazione del mito materno, sottolineando come sia importante ed essenziale il fatto che una mamma non potrà mai essere perfetta. Un’analisi molto rigida e schietta quella dell’Andreoli che nel libro ripercorre le tappe dello sviluppo di ogni essere umano.
Lo faccio per me, altro che non vuole essere una sorte di guida per i genitori per capire di che cosa abbia bisogno un figlio nelle varie fasi della crescita.
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